Ornella Vanoni
La Donna Cannibale
Ma chissà com’è, mi sveglio la mattina
Se ti vedo lì, mi viene l’acquolina
Più che di caffè mi rendo conto che ho
Voglia di te
E di mordere sul naso, sull’orecchia
E ti leccherei pian piano sulla bocca
Ma mi tratterrò, se te ne assaggio solo un po’
La finirò
Mi sento un animale in libertà
Sei tutto da mangiare, che sapori hai!
Di mango, di cannella e fragole
Stai risvegliando in me la donna cannibale
Ma tu dormi e fai crescere il languore
E desiderio in me
Azzannerò un panino, ma che gusto c’è?
È tempo perso, perché
Travolti, tolti in me i tabù
Con te mi nutro di più
Ma che gola hai! Un calice di vene
Dove scorrono dei vini dai profumi afrodisiaci
Non sai che sete che ho!
Dammene un po’!
Mi sento un animale in libertà
Ho voglia di assaggiare poco poco là
Cous cous e shish kebab, non ridere
Stai risvegliando in me la donna cannibale
E di te, di te io posso prevedere quel che resterà
Lo stretto indispensabile per un coliere
Ti avrò per sempre su di me
È l’uso della mia tribù
Per non dimenticare più