[Testo di "Fuori Dal Mondo" ft. Ghemon]
[Strofa 1: Kiave]
Sento che il tempo è mò per un po' me ne andrò
Rimarrò fuori dal mondo come numero 2 di Semens World
Il mio talento è stato superato dalla mia ambizione
Ma il mio talento rimane la mia maledizione
Io non riesco, non posso stare nello stesso posto per troppo
Così come se non dico ciò che penso scoppio
E così facendo colleziono pugnali sul dorso
Accumulo nemici nel percorso
Ma è grazie alla vostra invidia che io mi rinforzo
Sappiate che anche se vi perdono non scordo
Un uomo d'onore solo se muore per onore non è un uomo morto
Sopravvive nel ricordo
E non m'importa ciò che trovo ma ciò che provo se corro
E sto ancora in una casa che non ha i balconi
Che quando gli altri sono fuori registro 'sti suoni
E sto ancora in 'sto quartiere fra camicie nere
Ma non ho smesso di volere che esploda la sede
Perché non capisco
Chi ignora la memoria di una storia ancora a rischio
Se vuoi metterci una pietra sopra fallo, okay
Ma deve pesare quanto le lapidi di sei milioni di ebrei
Almeno leggo e mi informo
L'ignoranza si potenzia e ti tenta ogni giorno
E se piove puoi piangere ma guardando il cielo
La pioggia asciuga ogni lacrima col suo velo
E non so se vi mancherò ma so che il tempo è mò
Starò via per un po'
[Ritornello: Ghemon]
E mò, che se ne andranno le giornate
E mò, che non sarò tra voi in certe serate
Io so, che prenderemo altre strade
Vi incontrerò nel cammino e vi chiederò dove andate
E mò, che ho preso un'altra direzione, eh sì
E mò, le foglie cadono e cambia una stagione
Io so, che il tempo mi darà ragione
Il male non sarà mai l'unica soluzione
[Strofa 2: Kiave]
E se continuo a scrivere è per continuare a descrivere
La lotta fra lupo e gabbiano che in me continuano a convivere
Se il lupo si sveglia fra grida stridule
Il gabbiano gli presta una penna per scrivere
Pago le conseguenze del restare indipendente
Nella vita e musicalmente
Vedo manette da etichetta starter
Ma so che Peter Parker sarebbe un uomo comune senza la Marvel
Ma io non riesco, non posso
Accettare un compromesso piuttosto
Trovo un altro lavoro, non devo niente a nessuno
Tanto se non hai un lavoro il tuo lavoro diventa cercarne uno
E in quante notti ho pianto perché senza profitto
Quante cazzate ho fatto per pagare l'affitto
Sfruttando chi è nato già ricco fissando il soffitto
Varcando il conflitto fra legale e male
Cazzate che custodisco non escono da 'sto cranio
Come certi segreti dal Vaticano
Ma mi manca quel bar, le mie strade
Se togli le "a" alla parola casa cosa rimane?
Stasera questa la accendo per voi
Perché ho già vinto anche se torno a servire vassoi
E spesso mi chiedo che vita sia la mia
Col vostro permesso m'assento
Per un po' starò via
Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici?
[Ritornello: Ghemon]
E mò, che se ne andranno le giornate
E mò, che non sarò tra voi in certe serate
Io so, che prenderemo altre strade
Vi incontrerò nel cammino e vi chiederò dove andate
E mò, che ho preso un'altra direzione, eh sì
E mò, le foglie cadono e cambia una stagione
Io so, che il tempo mi darà ragione
Il male non sarà mai l'unica soluzione